Il ragazzo della via Gluck

Di questa a dir poco celeberrima canzone del 1966 di Adriano Celentano, il Circolo Fotografico Chiaroscuro ha voluto dare la propria interpretazione ai testi di Beretta e Del Prete, partendo dai giochi spensierati del protagonista ancora bambino, nei cortili di quella che fu l’estrema periferia della città, per poi raccontarne la partenza da ragazzo in cerca di fortuna verso il cuore della metropoli. Il primo impatto con la nuova caotica realtà è senza dubbio eccitante ma anche destabilizzante “… passano gli anni…” cantava Celentano, ma la nostalgia per il vecchio quartiere si fa sentire sempre di più, fino a quando il protagonista, ormai adulto, torna nei luoghi che l’hanno visto bambino, alla ricerca di amici e sensazioni che forse esistono ormai soltanto nei suoi ricordi. Il messaggio ecologista della canzone prosegue con le riflessioni del protagonista che vede la cementificazione rubare sempre più spazio alla campagna e con essa alla dimensione “umana” della vita; il processo, tuttavia è ormai inarrestabile: “… e quella casa in mezzo al verde…” sta sbiadendo anche nei sogni del Ragazzo Della Via Gluck.

Una storia senza tempo, che sarà purtroppo sempre attuale, finché qualcuno dovrà lasciare tutto, nella speranza di poter vivere, o sopravvivere.

Realizzazione della mostra fotografica collettiva, realizzata dai Soci in occasione delle evento denominato ESF 2022, ne mese di maggio a cura del Collettivo Talpa di Cuggiono (MI), presso la Villa Annoni.